L’incubo disoccupazione non allenta la sua morsa sull’Italia. Stando ai dati provvisori dell’Istat, nel mese di giugno il tasso di disoccupazione è salito al 12,7%, rispetto al 12,5% di maggio. Il numero degli occupati è calato di 22.000 unità. Tutto questo anche dopo gli sforzi fatti dal governo della riforma del Jobs Act. Il problema lavoro in Italia, c’è ed è anche persistente. La disoccupazione giovanile per i giovani tra 15 e 24 al 44,2%, +1,9% su base mensile e al record dal 1977. Questi dati non sono rassicuranti, se la ripresa c’è in Europa, in Italia stenta, ma la cosa più preoccupante è che il nostro governo non si sta accorgendo di questo grave problema. I nostri giovani non lavorano, e il nostro paese non può permettersi di saltare di una generazione di lavoratori, forse quella più preparata dell’ultimo secolo, ciò comporterebbe delle conseguenze future molto preoccupanti per la competività con l’Europa e con il resto del mondo.