Il salario minimo garantito è collegato a una condizione lavorativa: si tratta della retribuzione di base che un’azienda dovrebbe corrispondere al proprio dipendente in maniera proporzionale alle ore lavorative da lui sostenute. In sostanza il datore di lavoro non può sfruttare il lavoratore pagandogli una mensilità sproporzionata rispetto all’impegno orario. L’entità del salario minimo garantito è fissata dalla legge che differenzia, con questo strumento, il lavoro regolare dallo sfruttamento.
Nell’Unione Europea non esiste una legislazione uniforme in materia di salario minimo. La maggior parte degli Stati comunitari adotta un salario minimo (che varia dai 131 euro della Bulgaria ai 1801 euro del Lussemburgo), mentre altri Stati (Norvegia, Svezia, Finlandia, Danimarca, Svizzera, Germania, Austria, Cipro e, naturalmente, l’Italia) non hanno un salario minimo imposto per legge, ma delegano alla contrattazione fra le parti sociali tale decisione. Il diritto a una retribuzione equa, proporzionata alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, è presente nella Costituzione Italiana.
FRANCIA L’introduzione del salario minimo (Salaire minimum interprofessionnel de croissance, meglio noto come SMIC) è avvenuta nel 1950, con legge parlamentare. La legislazione attuale, frutto di varie modifiche nel corso degli anni, prevede che lo SMIC sia ricalcolato ogni anno secondo un meccanismo basato sul potere d’acquisto e altri fattori. Al 2010 lo SMIC è di 8,86 € lordi all’ora; ovvero per un lavoro a tempo pieno (35 ora alla settimana), 1343,80 € lordi mensili, 1055,42 € netti.
SPAGNA Il salario minimo è espresso in termini di unità monetarie per ora, può essere aumentato dalla contrattazione fra imprenditori e associazioni di categoria per settore di appartenenza, e il lavoratore può essere pagato al di sotto se si tratta di particolari contratti di formazione. Ammontare condizioni relative al salario minimo sono disciplinate nello Statuto dei Lavoratori spagnolo, del 1970 e sono:
- 2004: 15,35 €/giorno, 460,5 €/mese ovvero 6447 €/anno (con 14 mensilità)
- 2005: 17,10 €/giorno, 513 €/mese ovvero 7182 €/anno
- 2006: 18,03 €/giorno, 540,9 €/mese ovvero 7.572,6 €/anno
- 2007: 19,02 €/giorno, 570,6 €/mese ovvero 7.988,4 €/anno
È rivalutato ogni anno in base al valore dell’indice dei prezzi al consumo, della produttività nazionale e della situazione economica generale. Può essere rivisto semestralmente se l’inflazione reale è al di sopra dei valori previsti.
BRASILE Il salario minimo fu introdotto dal presidente Getúlio Vargas con decreto legge nº 2162 del 1º maggio 1940. La nuova Costituzione del Brasile, del 1988, (Capitolo II dei Diritti Sociali, art.6) stabilisce il diritto di ogni lavoratore ad un salario minimo in grado di provvedere ai fabbisogni propri e della famiglia in termini di educazione, salute, sussistenza alimentare, trasporti, previdenza sociale, vestiario e igiene personale.
Un contenuto analogo è presente all’art. 36 della Costituzione italiana, che afferma che “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa“. Questo articolo evidentemente non si applica a contratti di stage o per collaborazioni a progetto che, come citato precedentemente, non hanno alcuna tutela legale in termini di salario minimo.
Il salario minimo mensile attuale è di 622,00 Real per lavoro ordinario a 40 ore per settimana.
AUSTRALIA Il 14 dicembre 2005, è stata istituita una commissione permanente con l’incarico di adeguare il salario minimo federale, che attualmente ammonta a 13, 47 dollari australiani per un’ora di lavoro, oppure a 569,90 dollari australiani per una settimana.
STATI UNITI Il salario minimo ammonta a 7,25 dollari americani per un’ora di lavoro, con variazioni possibili da parte di singoli Stati dell’Unione.
REGNO UNITO La paga è di 6,08 sterline per i lavoratori che hanno compiuto i 22 anni di età.
Il National Minimum Wage Act è stato uno dei temi ricorrenti del partito laburista inglese durante la campagna elettorale del 1997, ed è diventato legge il primo aprile del 1999.
I salari minimi sono stati emendati nell’ottobre 2013 come segue:
- 6,31 sterline per i lavoratori che hanno più di 21 anni;
- 5,03 sterline per un’ora di lavoro, per chi ha fra i 18 e 20 anni di età;
- 3,72 sterline per i giovani di 16-17 anni.
- 2,68 sterline è il salario orario minimo introdotto per gli apprendistati. Si applica agli apprendisti under 19 e per il primo anno di apprendistato per gli over 19.
Il salario minimo è applicato anche a dipendenti delle agenzie di lavoro interinali, e a quanti praticano il telelavoro. Ne sono esclusi i volontari e i detenuti nelle carceri.
BELGIO Per tutti i lavoratori dai 21 anni in su è previsto un salario minimo di 1502 euro, con scatti a salire in base alle esperienze maturate.
OLANDA Si aggira sulla stessa cifra il salario minimo garantito ai lavoratori olandesi: 1478 euro dai 23 anni in su, compresi apprendisti e stagisti. Per questi ultimi la copertura inizia a 15 anni, quando scatta il primo contributo di 422 euro.
IRLANDA Grazie al Minumum Wage National Act, i lavoratori possono contare su una retribuzione minima di 1462 euro al mese. Anche in questo caso la soglia minima oraria viene tarata in base all’età e agli anni d’esperienza.
REPUBBLICA CECA E’ in corso la discussione con i sindacati in prima linea per alzare l’asticella del salario minimo garantito e portarla dalle 8 mila corone attuali (308 euro circa) alle 9mila (349 euro al mese).
ROMANIA E’ di appena 179 euro al mese la soglia minima stabilita in Romania.
BULGARIA Il salario minimo garantito più basso in Europa è quello applicato in Bulgaria: appena 310 lev, pari a 159 euro al mese.