The Bank of England, la banca centrale del Regno Unito è conosciuta anche come la “Old Lady di Threadneedle Street.
Riguardo alla sua fondazione, su molte fonti ufficiali, compreso lo stesso sito web della banca si cita l’anno 1694, anche se da alcuni documenti emerge come fu un pirata, William Paterson, che fece emergere la necessità di una banca centrale
privata in un suo scritto intitolato ““A Brief Account of the intended Bank of England”.
Il 21 giugno 1694 si aprirono le liste di sottoscrizione della banca, che aveva un capitale di 1.200.000 sterline. Il seguente lunedì questa somma era stata interamente sottoscritta.
Nata quindi come ente privato, la banca venne nazionalizzata dopo la seconda guerra mondiale.
Nel 1997 il Parlamento votò per dare una maggiore indipendenza operativa all’istituto di credito con il compito di mantenere la stabilità dei prezzi, che era stata la sfida macroeconomica più importante dei due decenni precedenti.
Successivamente, a seguito della crisi finanziaria del 2013 si è reso evidente come fosse necessario un nuovo approccio alla regolamentazione finanziaria del Regno Unito, facendo si che i poteri della Banca Centrale d’Inghilterra fossero
ulteriormente ampliati.
Questo per certi aspetti può essere visto come un ritorno al ruolo che la Banca esercitava in passato, anche se attualmente le sue responsabilità sono chiaramente definite dal Parlamento.
Tuttavia, in generale, le attività della Banca Centrale d’Inghilterra riguardano la promozione ed il mantenimento della stabilità monetaria del Regno Unito, la conduzione di una politica di cambio, l’assicurazione della distribuzione di sterline in Inghilterra ed in Galles e l’effettuamenteo di prestiti alle banche commerciali.
Recentemente, la Banca Centrale Inglese ha pubblicato un documento nel quale si dissocia dalla teoria quantitativa della moneta il cui messaggio di fondo è molto chiaro: “Tutto quello che avete imparato sulla moneta dai libri di testo di economia
è sbagliato”.
A differenza della spiegazione abituale, secondo la BoE, le banche centrali non hanno un controllo diretto tanto meno un’azione diretta sulla quantità di moneta, ma possono solo fare leva ritoccando il prezzo del denaro, ovvero il tasso d’interesse.
In poche parole la Bank of England con questo documento ha smontato il concetto della teoria classica della moneta.
Ai tempi del Gold Standard il discorso era diverso, i soldi erano rapportati all’oro presenti nei caveau.
Adesso, invece, in periodo di trasferimento elettronico, il denaro proviene dallae banche commerciali e dai prestiti.
In questo modo, ha ammesso che gli istituti centrali non possono creare il denaro e che quindi tutta l’attività di sostegno promossa dalla Federal Reserve in particolare si basa su una teoria sbagliata.
La maggior parte del denaro in circolazione non è creato tramite le le macchine da stampa delle banche centrali, ma dalle banche commerciali stesse.
Le banche creano denaro ogni volta prestano a qualcuno o acquistano un bene e questo è in contrasto con descrizioni presenti in alcuni libri di testo: la Banca d’Inghilterra non controlla direttamente la quantità di base né quella aggregata.
Eppure da anni gran parte dei media spiega che sono proprio le banche centrali ad avere il timone della nostra economia.
OSPECA
Fabio Morelli