Il prezzo del petrolio nelle ultime due settimane si è abbassato toccando il livello di 41$ al barile nel mercato americano.
Questa discesa è causata dal fatto che l’OPEC sta producendo al ritmo maggiore da 3 anni grazie al maggiore apporto dall’Iran. Il cartello prevede che il surplus si ridurrà gradualmente nel corso dell’anno. Negli USA in calo la produzione al minimo da maggio, ma le scorte sono scese poco meno delle attese e restano su livelli record. In lieve rialzo il numero di trivellazioni. Secondo la CFTC, la scorsa settimana gli speculatori hanno ridotto (-11%) le posizioni nette lunghe sul WTI, riavvicinandosi ai minimi da 5 anni.
Il prezzo del petrolio è anche un indicatore di crisi finanziarie; basti vedere le variazioni intercorse dal 1985 ai giorni nostri, quando il prezzo scende troppo il mercato anticipa uno shock.
FABIO MARINARO
OSPECA