La trappola della liquidità è alla base della teoria keynesiana. L’economista inglese John Maynard Keynes utilizza la curva della preferenza per la liquidità per dimostrare l’inefficacia della politica monetaria come strumento per raggiungere l’obiettivo della crescita economica. Per uscire dalla trappola della liquidità Keynes propone l’utilizzo della stretta fiscale e l’aumento della spesa pubblica, al fine di prelevare quella parte della liquidità inattiva (risparmio ozioso) detenuta dagli operatori economici (banche, imprese, consumatori) e trasformarla, tramite la spesa pubblica, in un rilancio della produzione e del reddito nazionale. Secondo Keynes, soltanto questa iniezione di nuova produzione pubblica può interrompere il circolo vizioso della trappola della liquidità, aumentare la domanda aggregata di beni/servizi e ricreare un clima di fiducia, contribuendo a far uscire l’economia dalla recessione verso una nuova fase di crescita economica. Keynes è, invece, fortemente critico verso le politiche monetarie espansive o l’ulteriore ribasso dei tassi di interesse poiché, in tale situazione di sfiducia, non avrebbero alcun effetto reale sulla produzione e sulla spesa.
OSPECA
FABIO MARINARO